L'istante

02.05.2018

Fu responsabilità di un istante.

In un momento puntiforme conficcato nel tempo la vita aveva fatto condensa. Il passato era entrato in dissolvenza nel presente per scolorirlo, frammentandone i contorni e facendo opaco ciò che per sua natura pareva essere chiaro. Suoni e parole avevano viaggiato sull'onda lunga di un'eco capace di risuonare in assenza di fiato.

Anche il mare aveva ascoltato compiaciuto, trattenendo il proprio respiro con la forza della risacca.

Così stavo, immobile, seduta sullo scoglio della mia infanzia.

Nella sospensione che lega superficie e profondità, gli anni si sono rappresi ed è stato come rivedersi una ed infinte volte, il volto più giovane ora interprete di un sentire maturo.

D'un tratto un impulso di gioia inconsapevole è tornato a tendere la pelle, violando i limiti fisici di questo corpo, troppo debole e troppo umano.

Così ho guardato dall'esterno i miei occhi posati su quello scoglio, e il mare ha ripreso a parlare.

Tutti i diritti riservati 2018
Creato con Webnode
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia